RICORDI DI DON PRIMO [di Marino Santini]

donprimom 150«Ultimate le confessioni nella chiesa di San Pietro a Bozzolo, passai da don Mazzolari per gli auguri natalizi. Insistette perché mi fermassi a pranzo. Rimani, mi disse, sta per parlare il Papa». Inizia così uno dei «Ricordi di don Primo», raccolti nel volume che porta questo stesso titolo, scritto da don Marino Santini e pubblicato nel 1999. Una testimonianza su don Primo Mazzolari messa nero su bianco da chi gli è stato vicario a Bozzolo (piccolo comune in provincia di Mantova, diocesi di Cremona) fino alla morte nel 1959, che aiuta a capire molte battaglie nella società e nella Chiesa del dopoguerra. E a riscoprirne l'eredità spirituale e promuovere la riflessione sull'attualità del pensiero di un così significativo protagonista del cattolicesimo italiano del Novecento.

Scrive mons. Luigi Bettazzi nella Presentazione del libro: «Della povertà, che è anche povertà di potere, di dominio, di imposizione, don Primo Mazzolari fu profeta e testimone. Per le sue dichiarazioni e le sue prese di posizione subì condanne ed affronti sul piano fisico e diffidenze ed emarginazioni sul piano ecclesiale. Cogliere le esitazioni nel suo pensiero e nel suo stesso operare da parte di chi, più giovane di lui e non ancora logorato dall’assedio della popolarità e dell’affetto, era forse in grado di puntualizzare alcune cadute di tensione, rende don Mazzolari ancora più umano, ancora più vicino a noi, e in certo senso esalta ancor più il valore della sua intuizione, della sua profezia, della sua forza d’animo.

A don Santini siamo grati anche per averci fatto conoscere un Mazzolari intimo, spontaneo, vero, per averne quasi rovesciato l’anima; e per avercelo fatto stimare ed amare di più. E Dio voglia che don Mazzolari possa ancora suggerire qualcosa (... o tanto) anche alla Chiesa di oggi, alla Chiesa del Giubileo, alla Chiesa del 2000».

L'autore, Marino Santini nasce a Casalbuttano (Cremona) il 22 gennaio 1918. A 12 anni entra nel seminario di Cremona, dove completa gli studi teologici e dove, a diciott'anni, rimane impressionato da un corso di esercizi spirituali predicato da don Primo Mazzolari (1890-1959). Ordinato sacerdote nel 1942 dal vescovo Giovanni Cazzani (altro suo padre di spiritualità, di antifascismo e di vita povera), è incaricato di approfondire gli studi sociali e compie alcuni viaggi tra i minatori del Belgio, nelle periferie di Parigi e tra le mondariso del Piemonte. Mentre è curato vicino a Bozzolo, si impegna con Mazzolari e con la gente nella resistenza al fascismo; per questo è denunciato e processato, ma poi liberato.

Vicario di don Primo dal 1952 al 1959, al suo fianco è testimone di molte battaglie nella società e nella Chiesa del dopoguerra e con lui matura uno speciale impegno a servizio dei poveri.

Parroco a Belforte, ancora nel basso mantovano, dal 1959 al 1994, svolge per trentacinque anni la sua missione spirituale con particolare attenzione ai non credenti e agli emarginati. Nel 1973 abbraccia la spiritualità di padre Chevrier ed entra nell'associazione del Prado. Passa gli ultimi anni della vita a Commessaggio (Mantova) nella cascina di una cooperativa sociale, dove accoglie ancora uomini e donne con le loro povertà e dove muore il 10 ottobre 1999.


Titolo: «Ricordi di don Primo»

Autore: Marino Santini
Pagine: 152 con illustrazioni
Editore: Casa editrice Mazziana
Prima edizione: ottobre 1999
ISBN: 88-85073-45-X

EAN: 9788885073456
Prezzo di copertina: 13,00 euro

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