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LAURA UNICA AMICA. MIO CARO SCOPOLI [di Mario Gecchele]

copertina scopoli 150L'inedito scambio epistolare di un protagonista del primo Ottocento, Giovanni Scopoli, con la moglie Laura Mosconi, mentre percorre -al servizio del Regno d'Italia napoleonico- alcuni Paesi europei per conoscere le più avanzate attività sociali (scuole, ospedali, carceri...). Lui in quasi cinque mesi raccoglie una straordinaria documentazione ma sente nostalgia di lei e dei figli. Lei lo mette in guardia perché in sua assenza c'è chi trama contro di lui.
1812: un uomo ancora giovane, sui 38 anni, medico, si trova all'apice della sua carriera politica come direttore generale della Pubblica Istruzione del Regno napoleonico d'Italia, fiducioso nelle idee di rinnovamento recate dall'esercito francese...

E il libro curato dal prof. Mario Gecchele ci permette ora di conoscere meglio Scopoli, ripercorrendo l'affascinante carteggio, mai banale, intrecciato con la moglie durante un lungo viaggio in Austria, Germania, Ungheria e Svizzera: per la prima volta, in maniera netta si scopre accanto al politico anche tutto l'uomo, il marito, il padre. E nelle lettere viene a galla anche la personalità di una grande donna, rimasta in quel frangente a casa ad accudire i quattro figli, mentre è in attesa del quinto.

Scopoli è un osservatore acuto di persone e istituzioni. Nella moglie, da questo punto di vista, trova un'interlocutrice attenta e, in certi punti, più accorta di lui. Gecchele, nel volume, riepiloga nella parte finale le acute analisi riservate ad alcune istituzioni, miranti a sollevare «l'umanità infelice». Ma sarebbe riduttivo leggere il viaggio del 1812 come una lista di ispezioni attente ma pur sempre burocratiche. Giovanni Scopoli rivela infatti anche un secondo volto, un altro scopo del viaggio compiuto, quello di ripercorrere luoghi legati alla sua origine e alla sua famiglia. Si reca a Chemnitz nella Slovacchia centrale, dove era nato nel 1774, e dove il padre, il noto naturalista Giovanni Antonio Scopoli, aveva tenuto la cattedra di Chimica e Botanica. Si ferma ammirato ad Idria, piccolo centro minerario della Carniola slovena, a parlare del padre con chi l'aveva conosciuto medico dei minatori. A Vienna ricorda una sua precedente permanenza giovanile, se non da scapestrato, senz'altro da «povero allora e senza prudenza, e abbandonato alla provvidenza». C'è in tutto questo un delicato rivivere anche le dure prove della vita, affrontate dal padre e da lui stesso come una «scuola del dolore [...] delle sventure», che dà spessore altamente morale alla vita. E questo spessore, fatto di sentimenti profondi, si stempera nel presente, nella lontananza dalla moglie e dai figli, e si proietta sul futuro. In questa chiave le lettere che i due si scambiano vibrano di buon gusto e commozione.

Le immagini che aprono e chiudono il libro presentano le due ville della provincia veronese abitate dai due protagonisti. In appendice il saggio «Sull'umanità infelice».

Il curatore del volume, Mario Gecchele, professore associato di Storia della Pedagogia presso il dipartimento di Scienze umane dell'Università di Verona, rivolge la sua attenzione -in particolare- alla storia delle istituzioni educative-assistenziali e allo studio della condizione anziana. Negli ultimi tempi ha condotto ricerche sull'evoluzione dell'istruzione scolastica in Italia e alla chiarificazione del ruolo dei nonni nella famiglia, nella società e sul loro rapporto verso le generazioni più giovani.

[ Fonte: recensione tratta da «Note mazziane» ]


Titolo: «Laura unica amica. Mio caro Scopoli»
Sottotitolo: Carteggio sentimentale-politico di un Ministro napoleonico (1812)
Curatore: Mario Gecchele, con fotografie di Pino Agostini
Pagine: 215 illustrato
Editore: Casa editrice Mazziana
Prima edizione: novembre 2004
ISBN: 88-85073-64-6

Prezzo di copertina: 18,00 euro

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