UNA CITTÁ UN FONDATORE. MISCELLANEA DI STUDI MAZZIANI II [di Autori Vari]

unfondatore 150Un'analisi attenta di alcuni dei più significativi orientamenti della ricerca storico-religiosa di questi ultimi anni mette in risalto e spiega le ragioni di un periodico ritorno della storiografia sulla vita e le opere di don Nicola Mazza (Verona, 10 marzo 1790 – Verona, 2 agosto 1865). Un primo bilancio era stato fatto per il centenario della morte, con la pubblicazione di una «Miscellanea di studi mazziani», edita nel 1966, che raccoglie saggi e ricerche di diverso impiego e ampiezza, tese a collocare don Mazza nella storia religiosa, sociale e culturale del suo tempo, e a metterne in risalto l'originalità, lo straordinario impegno al servizio della sua città, Verona, della Chiesa locale e poi della Chiesa universale.

A pochi anni di distanza (1971) un altro volume, dedicato a «Chiesa e spiritualità nell'Ottocento italiano», conteneva altro materiale utile per una migliore conoscenza di quel mondo veronese dove si era formato e aveva operato don Mazza. Non erano solo i membri della sua congregazione, e in particolare Dante Gallio e Luigi Pretto, a riscoprire il ruolo di quel prete veronese; alle ricerche partecipavano storici dell'economia e della cultura, esperti di storia religiosa e di storia dell'educazione, mentre quelle stesse tematiche venivano riprese e approfondite con sistematicità non solo in vari saggi pubblicati da «Note mazziane», ma anche in numerose tesi di laurea. Ricerche che registravano, come sempre in questo ambito, momenti di particolare rigore scientifico e momenti in cui si lavorava utilizzando registri più bassi; ma rimaneva costante, è stato spesso notato, l'impegno socio-culturale, l'attenzione all'evoluzione storica, la rigorosità scientifica, la capacità di leggere le vicende contemporanee con sguardo libero da forme di improvvisazione emotiva che già era stato riconosciuto allo stesso don Mazza dai suoi contemporanei.

Gli ambiti di ricerca che emergono nelle «Miscellanee» e nei saggi successivi sono numerosi; permane la preoccupazione di non perdere di vista il quadro generale della spiritualità contemporanea, per meglio cogliere l'intima ispirazione che muove don Mazza nel suo agire; così come si stente la necessità di conoscere le condizioni generali della società veronese, per meglio cogliere il significato degli istituti maschili e femminili. Emerge poi gradualmente la tematica missionaria, grazie anche alla crescita qualitativa e quantitativa degli studi in proposito che si è verificata negli ultimi decenni, e che nel caso di don Mazza coinvolgeva anche in prima persona quello straordinario protagonista della storia missionaria che fu Daniele Comboni. Il tutto poi assumeva significato e trovava la sua unità profonda attorno a quello che appariva sempre più come il vero progetto mazziano, il «progetto operativo in favore dei giovani».

A circa vent'anni di distanza, numerosi ricercatori e studiosi, non solo veronesi, riflettendo insieme sugli esiti di quelle ricerche, constatavano che lo sviluppo della sensibilità storica e religiosa più recente poneva nuove domande, sollevava nuove curiosità, nuovi desideri di meglio conoscere e verificare l'azione del Fondatore. Non si trattava e non si tratta di presentare don Mazza come anticipatore dei tempi nuovi, in materia sociale e culturale, ma piuttosto di riscoprirlo nello sforzo di vivere nel suo tempo e di trovare le risposte adeguate alle domande che la società civile e la società religiosa vedevano emergere. In altre parole, di ritrovare don Mazza in dialogo con la sua città. L'esito di questo lavoro di ricerca e approfondimento sono i saggi raccolti in questo volume, in questo ulteriore momento di un cammino iniziato tanti anni fa e non certo compiuto ora. Per far ciò ogni storico ha utilizzato i risultati delle ricerche dei predecessori, ed offre altri strumenti, mai definitivi, a chi verrà dopo e farà passi ulteriori.

Alcuni saggi rappresentano quasi un libro dentro il libro. Tasselli di un mosaico per molti versi avvincente, per la bellezza che sprigionano.

Il volume contiene i seguenti contributi: «L'oste il nobile il prete. Il primo Ottocento veronese nei diari di tre contemporanei» (Maurizio Zangarini); «Fedeli tra conventi, parrocchie, confraternite» (Rino Cona); «Fra pensiero neotomistico e posizioni integriste. I gesuiti a Verona alla fine del dominio austriaco» (Luciano Malusa); «Uomini, idee, interessi alla metà del secolo XIX. La documentazione a stampa dall'episcopato Mutti all'Unità» (Giuseppe Franco Viviani); «"Mi pareva che la stessa società il dovesse fare". Formazione ne personalità di Nicola Mazza» (Emilio Butturini); «La "Casa per giovani di talenti distinti". Vicenda e protagonisti dell'Istituto maschile» (Emilio Butturini); «"Famiglia", istruzione, lavoro alle ragazze. Genesi e sviluppo dell'opera femminile» (Clara Rossi e Maria Bongiovanni); «Da Verona al "Mondo", in Cina e Africa centrale. Risveglio missionario e Piano mazziano» (Giuseppe Butturini); «Un borghese fra profitto commerciale e rendita agraria. Il tracollo finanziario di Luigi Mazza» (Federico Bozzini); «Don Nicola Mazza e l'arte di far seta. Annotazioni sulla base di nuovi documenti» (Giovanni Zalin); «Un possidente, benefattore, prete. Pietro Albertini e Nicola Mazza» (Marco Girardi).

Titolo: «Una città un fondatore»
Sottotitolo: Miscellanea di studi mazziani II
Autore: Autori Vari
Curatori: Maurilio Guasco e Domenico Romani
Pagine: 570 con illustrazioni
Editore: Casa editrice Mazziana
Prima edizione: marzo 1990
ISBN: 88-85073-18-2
Prezzo di copertina: 36,00 euro

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