L'AFRICA POLITICALLY INCORRECT [di Hama Tuma]

hamatuma 150«Il diavolo va a braccetto con i cervelli pigri» dice un proverbio africano, ma non certo con Hama Tuma, uno scrittore etiopico in esilio, che sottopone allo scoppiettio della sua mordace ironia la situazione politica di inizio secolo del Continente nero, non riuscendo a decidersi se definirla «politicamente scorretta» o «impoliticamente corretta». Si scoprirà così che Karl Marx, ricomparendo in Somalia, avrebbe potuto constatare la sparizione dello stato da lui preconizzata, e che Osama Bin Laden in Africa... E che cosa sarebbe successo se Kabila avesse intrattenuto una relazione con tale Monica L...?

Spirito libero, una lingua affilata e una penna senza freni, questo scrittore dallo humour "bianco" devastante, da parecchio tempo fa roteare sopra le teste di tutti la clava del militante puro e duro. Con altri dannati della Terra, in particolare in Algeria, nelle annate terzomondiste, ha vissuto la solitudine della clandestinità. Piccoli tradimenti e grandi delusioni non sono riusciti a distoglierlo dalla sua battaglia per un mondo migliore. Ma lo sguardo di Tuma a poco a poco ha perforato lo specchio. Dall'altro lato, dove sopravvivono coloro che non contano, rinvia l'eco deforme e orrenda della mediocrità dei potenti e dell'imbecillità dell'ordinario razzismo. Armato di una lucidità dolorosa, invece di sprofondare nell'amarezza, nel dispetto e nella disperazione di un domani che non sorgerà mai, Hama Tuma sfodera la sua ironia al laser. Con l'insostenibile leggerezza degli uomini liberi, di coloro che non possiedono nulla, spara a vista su tutti i sazi e i benpensanti. Incalza, senza pari, carnefici e vittime consenzienti, tiranni dalle piccole manie e belle anime umanitarie dagli occhi di porcellana che solcano con fuoristrada nuovi fiammanti questo continente "povero" di tutte le redenzioni. Al di là del bene e del male, queste cronache «politicamente scorrette» parlano di sofferenza e di umiliazione: «l'esilio è l'inferno» scrive a sua madre. Ma tutto meno la pietà: Hama Tuma invita i suoi a restare neri, fieri di esserlo, e degni.

Con il suo spirito temperato nel bagno della sovversione, lo scrittore apolide non perdona nulla ai distributori di lezioni occidentali che «si preoccupano dello spessore della loro carta igienica e pensano di poter comprendere la dinamica delle nostre società».

Un libro non convenzionale, fuori dalle facili omologazioni, provocante, adatto per un confronto interculturale.


Titolo: «L'Africa politically incorrect»
Traduzione dal francese a cura di Domenico Romani
Autore: Hama Tuma
Pagine: 124
Editore: Casa editrice Mazziana
Prima edizione: maggio 2002
ISBN: 88-85073-58-1
Prezzo di copertina: 13,00 euro

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