IL PRIGIONIERO

Era il 27 gennaio 1945, quando le truppe dell'Armata Russa liberarono il campo di concentramento di Auschwitz.


IL PRIGIONIERO
di Luigi Cattelani

Mi offrirono un pasto d'argilla
per ricomporre i miei sensi
frantumati e ridotti in terraglia,
non mi erano rimaste che travi
posate su chiavistelli arrugginiti
puntellati dalle parodie del vento.
Un rumore di fondo oltre il pendio
scorreva in piena tra vicoli contorti
stipando i residui alveari della mente,
ma il mio cuore era un oceano di sabbia
un deserto d'acqua fradicio di sole
che si propagava sui fondali dell'anima.
I miei sogni riapparvero in sciame
e sparsero il miele sulle zolle scoperte
dove il dolore non lesinava i suoi morsi.
Annodai gli ultimi stracci di pena
al cappio di una gelida notte d'inverno
barattando l'ultimo quarto di luna
con il prezzo della mia libertà.

Luigi Cattelani
(Villafranca di Verona)

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