LO SCORRERE DEL TEMPO

LO SCORRERE DEL TEMPO
di Fabio Bezerla

Alcuni anni fa, nel mio camminar solitario sulle montagne che dalla sponda bresciana guardano il Garda, mi ritrovai a salire sopra Limone nella selvaggia val del Singol.

Era fine settembre: il Garda era offuscato dalla caligine di una estate che stava morendo.

Dopo una salita dura, il sentiero uscì dal bosco e all'improvviso mi trovai in una radura. Nel silenzio della natura sentii il beccare veloce di un picchio sul legno e lo scorrere di un ruscello. Mi rinfrescai un po', bevvi quell'acqua fresca e limpida e mi riposai all'ombra dei faggi.

I miei pensieri andarono a ricordi lontani della mia vita di ieri, quando credevo nell'eterna giovinezza e pensai: “Settembre è tornato, tra poco in montagna l'estate è finita; l'inverno è alle porte, la vita e la morte non cambiano mai”.

Fabio Bezerla

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