«MADONNA DEL POPOLO» E «IL PRETE DEGLI ULTIMI», STORIE DI IERI E DI OGGI

[Giugno 2015] Due libri che narrano storie di autentica fede e di vita comunitaria hanno ricevuto nei giorni scorsi il sostegno economico della Fondazione CIS, destinato a contribuire alla copertura delle spese tipografiche. Si tratta del volume «Madonna del popolo in Villafranca di Verona. Storia e immagini della comunità dalle origini ai giorni nostri», curato da Pasquale Cordioli, e del libro «Il prete degli ultimi. Don Giuseppe Girelli, Venerabile» del villafranchese Danilo Donisi.


madonna del popolo«MADONNA DEL POPOLO», PARROCCHIA SEMPRE IN CAMMINO
Presentato lo scorso autunno in occasione della sagra della parrocchia Madonna del popolo, la preziosa opera edita dal «Comitato San Rocco» di Villafranca ripercorre la storia della comunità parrocchiale di Madonna del popolo dai suoi primi passi, mossi nel 1977, a oggi. Attraverso immagini e racconti, il libro focalizza l'attenzione sull'iter sempre in divenire della seconda parrocchia villafranchese, nata per volere di monsignor Ireneo Aldegheri che le destinò il lascito. E che fa emergere e valorizza le idealità e le motivazioni profonde che hanno animato tutti coloro che in questi anni hanno edificato la locale comunità cristiana. Un libro in grado di fissare su carta ricordi e immagini che altrimenti rischierebbero di venire cancellati dai cambiamenti urbanistici e del tessuto sociale, che solo le foto e le memorie scritte sanno ancora rievocare.

«Giovane, dal punto di vista anagrafico, la parrocchia di Madonna del popolo è cresciuta con le sue peculiarità, fondandosi su un bagaglio di valori importanti proprio quando la società -quella degli anni Ottanta e Novanta- sembrava abbandonare l'essenziale e il significante, in corsa verso lo sviluppo» sottolinea nella presentazione la giornalista Maria Vittoria Adami. Che aggiunge: «Invece, qui, trovò una prima sede la comunità di Emmaus, che in pochi conoscevano e che oggi, per il quartiere, è divenuta una realtà strettamente connessa con la parrocchia».

Tra le duecento pagine del volume, ricco di oltre trecento immagini di vita del nuovo quartiere villafranchese, è inoltre possibile leggere, oltre alla storia del centro pastorale dalle fondamenta agli interni della chiesa, le rievocazioni dei sacerdoti diocesani che nei quasi quarant'anni di vita della Comunità si sono succeduti nell'intenso cammino percorso con i parrocchiani. E i molti servizi e momenti di festa vissuti insieme.

girelli«ERO IN CARCERE E MI AVETE VISITATO». DON GIUSEPPE, IL PRETE DEGLI ULTIMI
Nato a Dossobuono di Villafranca il 10 gennaio 1886 e morto a Negrar il primo maggio del 1978, dal 27 gennaio 2014 don Giuseppe Girelli, l'apostolo dei carcerati, è Venerabile. E il libro curato da Danilo Donisi, presidente dell'«Associazione Amici di don Giuseppe Girelli per la causa di beatificazione e canonizzazione» e biografo ufficiale del religioso, rappresenta l'ennesimo tassello del mosaico di interventi scritti tesi a fare memoria della significativa pastorale a cui don Girelli ha dedicato la propria esistenza a contatto e a servizio delle persone recluse e degli ex carcerati. Un titolo, quello di Venerabile, che rappresenta un ulteriore passo
nell'avvicinamento alla proclamazione di Beato.

Dopo aver fondato nel 1954 a Ronco all'Adige la Casa San Giuseppe per ex carcerati, nel 1958 don Girelli diede il via all'associazione «Sesta Opera per l'aiuto ai detenuti», e la sua attività continuò poi a Mezzane di Sotto, dove nel 1960 gettò le basi della Casa San Leonardo e della Casa Maternigo, che in un decennio ospitò migliaia di carcerati in licenza premio.
L'incessante pastorale religiosa e sociale portò il religioso villafranchese a visitare -dal 1933 al 1975- moltissime carceri italiane, occupandosi delle anime dei reclusi e degli agenti di custodia.

Chi, come Donisi, ha seguito da vicino la Causa di Beatificazione ha potuto toccare con mano la grandezza di questa figura, amata non solo nella sua terra natale ma in tutta Italia. Ovunque don Giuseppe sia stato e abbia seminato, da Torino a Trieste, da Macerata a Reggio Emilia, da Modena all'Asinara, si raccolgono ancora oggi testimonianze di grande devozione e riconoscenza, molte delle quali sono state raccontate nelle diciotto pubblicazioni che dal 1984 ad oggi hanno puntato i riflettori sul missionario tra i reclusi.

Il libro «Il prete degli ultimi. Don Giuseppe Girelli, Venerabile» contiene, infatti, anche alcune testimonianze di chi lo ha conosciuto, e diverso materiale inedito, come la meditazione evangelica tenuta alla Polizia Penitenziaria nel 1958.

«Se si ha la possibilità di entrare in un carcere per vedere come vivono le persone dietro le sbarre, si capisce che è il luogo meno adatto per giudicare o per far critiche. E che invece è un luogo di riflessione, che dovrebbe essere un luogo anche di "rieducazione e rinascita", come diceva il Venerabile don Girelli» spiega Danilo Donisi nell'introduzione. Evidenziando, poi, di aver completato il lavoro di ricerca con testimonianze trovate nel 2013, che indubbiamente aiutano a conoscere meglio questa figura di sacerdote degli ultimi, estremamente in sintonia con lo spirito di papa Francesco che incoraggia a stare vicini alle periferie del mondo, nel senso di prestare attenzione e aiuto ai più «lontani», come le persone immigrate e carcerate.

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