L'ULTIMO BRANDELLO DI CIELO
L'ULTIMO BRANDELLO DI CIELO
di Luigi Cattelani
Inebrianti profumi ramati di mirra
protesi come rami a pugni chiusi
vilipesi da dorate menti nebbiose.
Fiumi di parole stese di notte
al caldo pallore di luna piena
per non mentire alla luce del sole.
Croci di eroi lattonieri e codardi
erette sulle cime dei monti
da ambulanti corrieri di morte.
Venditori di fumo vestiti a festa
ingessati nei loro intrugli di seta
col capo coperto di nidi di serpe.
Cenacoli puntellati da travi di scienza
che si coprono gli occhi con lenti di fumo
per nascondervi covi di tarli annidati.
Foreste incantate private dell'anima
spogliate ed accasciate su se stesse
coperte da un lugubre scialle di morte.
Ghiacciai crivellati da mantici idioti
sbriciolati da malsani collezionisti
di un progresso livido e tumefatto.
Oceani pellegrini sperduti di senno
le cui acque stagnanti private di vita
galleggiano esanimi con la forza d'inerzia.
Mentre l'uomo mentore di scienza
si copre il volto distrutto dal pianto
con l'ultimo brandello di cielo.