FEDELI SUDDITI E BUONI CRISTIANI. LA «RIVOLUZIONE» SCOLASTICA DI FINE SETTECENTO TRA LA LOMBARDIA AUSTRIACA E LA SERENISSIMA [di Mario Gecchele]
«Fedeli sudditi e buoni cristiani» è una ricerca minuziosa e documentata su due territori diversi per organizzazione politica ma convinti dell'importanza dell'educazione. Ed è un titolo che certo fotografa l'intenzione di alcuni governanti del secondo Settecento di diffondere il diritto-dovere all'istruzione almeno elementare, attraverso istituzioni statali, ma che può trarre anche in inganno, quasi si trattasse di puri strumenti di conservazione dei valori della tradizione.
DA PASQUA IL TEMPO NUOVO. QUESTIONI DI CRONOLOGIA EBRAICO-CRISTIANA [di Giorgio Fedalto]
Le Chiese dei primi secoli dovettero trovare una comune data che potesse ricordare la Resurrezione di Cristo. Era un problema non facile, considerando che le diverse comunità cristiane sparse nel mondo antico usavano calendari e sistemi di computo del tempo molto differenti. Basti pensare al calendario lunare degli Ebrei e a quello solare dei Romani. A quali date, ad esempio, corrispondevano nel calendario giuliano il 14 del mese di Nisan, quando Gesù morì, e il 16, quando resuscitò? Numerose diatribe e discussioni si accesero...
LA SFIDA DEL DIALOGO. CULTURE A CONFRONTO [di Autori vari]
L'esigenza di accettabili condizioni di vita spinge i poveri e i perseguitati a migrare nelle zone del mondo dove appaiono assicurati vita dignitosa, diritti e libertà. Mai come ora la facilità e la rapidità di movimento hanno consentito lo spostamento in tempi brevi di masse di persone in luoghi distanti da quelli di origine. Il sogno di risiedere in nazioni prospere dove progresso, scienza, cultura e tradizioni rappresentano radici e motori dello sviluppo, spesso si trasforma in delusione, quando non in atteggiamento conflittuale, allorché l'immigrato constata quanto sia ampia la distanza del nuovo ambiente in cui vive dalle proprie radici e dalle proprie aspettative.
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IMPARARE A STUDIARE [di Autori vari]
L'obiettivo principale del libro «Imparare a studiare» è quello di aiutare gli studenti universitari -ma non solo- ad acquisire un metodo di studio che favorisca l'apprendimento e che permetta di affrontare in modo adeguato la mole di contenuti oggetto delle verifiche e di sostenere, quindi, con successo gli esami. Non è infrequente, infatti, l'emergere di palesi difficoltà nel passare dalla metodica e dalle abitudini di studio consolidate nel corso della scuola secondaria superiore alle nuove esigenze dell'apprendimento universitario, che ha tra i suoi obiettivi anche quello di far sì che lo studente impari ad imparare.
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- IL GRAN CONTAGIO DI VERONA [di Francesco Pona, a cura di Mario Gecchele]