Siamo di nuovo costretti a fare i conti con la pandemia. I ritmi della vita, le relazioni tra persone in famiglia, nella scuola e nel lavoro, l'organizzazione della sanità, tutto è di nuovo costretto dentro le restrizioni necessarie a limitare il contagio. Resta sempre molto difficile prevedere il futuro, ma siamo orientati a pensare che ci aspettino dei cambiamenti di lungo periodo, in cui i giovani saranno maggiormente coinvolti. Quello che sembra ormai certo, infatti, è che i giovani dovranno in maniera ben superiore all'attuale preoccuparsi a breve e a medio termine di quello che sarà specificamente il loro futuro.