«LE LETTERE» DI RATERIO, VESCOVO DI VERONA E DI LIEGI [a cura di Dario Cervato]
Mettere finalmente in mano agli studiosi e appassionati di storia non solo ecclesiastica la prima traduzione completa in lingua italiana delle lettere scritte dal vescovo Raterio (887 c.-974) è senza dubbio il grande merito di questo libro. Ci si può accostare così alle vicende personali di uno dei più significativi autori del decimo secolo, senza dover affrontare il testo latino, complesso e a volte oscuro. La lettura permette prima di tutto di rendersi conto della forte personalità dell'autore, monaco colto, pastore tenace, desideroso di radicali riforme nella Chiesa, probabilmente troppo rigido nell'esigere dal clero obbedienza incondizionata.
Le norme che cercava di far applicare si scontravano spesso con abitudini ormai inveterate (convivenza di sacerdoti con donne, scarsa preparazione di cultura biblica e teologica, simonia e interessi ad attività poco compatibili con l'esercizio sacerdotale).
Suscitano ammirazione lo sforzo per coordinare l'aggiornamento del clero, convocato nei frequenti sinodi diocesani e la spiritualità pastorale che regge il suo ministero: il vescovo presentato come sposo unico della sua Chiesa, alla quale deve essere fedele non permettendo la presenza di altri al suo posto. Altre prese di posizione manifestano una singolare lucidità nel diagnosticare i mali del tempo e suggerire come curarli: contro il trattamento economico profondamente diseguale e discriminatorio del clero la sua proposta di avviarne una perequazione; il bisogno di rispettare la destinazione delle offerte ricevute, senza sviarne l'utilizzo con la scusa di destinarle al soccorso del poveri; la necessità di vigilare sul comportamento dei potenti di questo mondo, che possono inserirsi nelle celebrazioni religiose per interessi di prestigio personale.
La lunga vita di quest'uomo di Chiesa, scrittore fra i più fecondi del suo secolo, si intreccia anche con le vicende politiche del tempo, dove toccava anche al clero fornire soldati a chi assumeva il potere a turno, creando fazioni regionali e frustrando il sogno riemergente di una renovatio Imperii.
A questa pubblicazione si è dedicato uno dei maggiori conoscitori del vescovo veronese, mons. Dario Cervato, che dagli anni della sua formazione accademica, non ha mai smesso di indagarne nuovi aspetti, seguendo con attenzione quanto si è continuato a studiare e divulgare su di lui. [Dalla Prefazione di mons. Giuseppe Zenti, Vescovo di Verona].
Raterio nacque a Liegi intorno all'anno 887, divenne monaco a Lobbes e nel 926 scese in Italia con il vescovo Ilduino; quando questi passò a Milano, gli successe nel vescovado di Verona. Oppostosi al re Ugo d'Italia che si appropriava dei beni della Chiesa veronese, fu imprigionato dal re a Pavia. Durante la prigionia (934-936) scrisse la sua opera maggiore, i «Praeloquia», una specie di trattato di etica sociale. Nel frattempo il vescovado di Verona passò prima a Manasse di Arles e poi al veronese Milone, nipote dell'omonimo conte della città.
Uscito dal carcere ed esiliato a Como (936-939), acquistò in seguito la libertà e poté peregrinare oltralpe, finché nel 946 tornò a Verona, dove rimase solo fino al 948, quando di nuovo ne fu allontanato per l'ostilità del clero e dei “grandi”. Fallito un nuovo tentativo di rientro nel 951, dopo altre peregrinazioni e la promozione tra i filosofi della scuola palatina, il 21 settembre 953 fu eletto vescovo di Liegi; vi rimase però solo due anni, espulso per la sua mordace lotta contro il malcostume.
Accolto dapprima a Magonza, venne compensato poi con il piccolo abbaziato di Aulne, dove scrisse l'«Excerptum ex Dialogo Confessionali». Nel 961 fu condotto da Ottone I a Verona per la terza volta. Vi fu attivo fino al 968, quando, stretto da troppi nemici specialmente tra il clero maggiore, che desiderava ridimensionare in favore di quello minore, ormai anziano, rinunciò alla sede episcopale e si ritirò in Belgio. Morì a Namur il 25 aprile 974.
[Note biografiche sul curatore del volume sono presenti nella Scheda di presentazione]
Titolo: «Le lettere»
Autore: Raterio vescovo di Verona e di Liegi
Curatore: Dario Cervato
Pagine: 240 + VIII illustrate
Editore: Casa editrice Mazziana
Prima edizione: dicembre 2021
ISBN: 9788897243380
Prezzo di copertina: 26,00 euro
Promozione di vendita - Ordinando l'acquisto direttamente alla Casa editrice Mazziana tramite e-mail [ Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. ] oppure telefono [ 045.912039 ] non pagherai le spese di spedizione* e potrai inoltre ottenere uno sconto del 5% sul prezzo di copertina. Gli abbonati alla rivista trimestrale «Note mazziane» possono ricevere i libri della Casa editrice Mazziana con uno sconto del 20% sul prezzo di copertina, senza spese di spedizione*. Sconti speciali per Biblioteche ed enti formativi.
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Nella stessa collana «Veronensis Ecclesia»:
Titolo: «Francesco Angeleri»
Sottotitolo: Un rosminiano veronese (1821-1892)
Autore: Paolo Bertezzolo
Pagine e prima edizione: 164 - luglio 1992
ISBN: 88-85073-27-1
Prezzo di copertina: 16,00 euro
Biografia e pensiero del caposcuola dei filorosminiani nella città scaligera del secondo Ottocento. Il libro ha vinto nell'ottobre 1993 a Rovereto il premio «Emilio Chiocchetti», assegnato ai migliori cultori del pensiero di Antonio Rosmini. Contiene un'appendice di scritti inediti.
Titolo: «I miei tempi»
Sottotitolo: Uno sguardo sull'Ottocento veronese
Autore: Leopoldo Stegagnini
Curatore: Mario Gecchele
Pagine e prima edizione: 304 + XVI illustrate - settembre 2018
ISBN: 978-88-97243-30-4
Prezzo di copertina: 22,00 euro
«I miei tempi» è documento sempre citato dagli storici dell'Ottocento veronese. Prete, insegnante in Seminario e poi nelle scuole pubbliche della città scaligera, ma anche di Venezia e Rovigo, raccoglie testimonianze preziose sulla presenza della Serenissima e sul periodo napoleonico nella sua città.
Titolo: «Giuseppe Carraro»
Sottotitolo: Un vescovo veneto al Vaticano II
Autore: Rino Cona
Pagine e prima edizione: 144 - aprile 2014
ISBN: 978-88-97243-15-1
Prezzo di copertina: 12,50 euro
Cenni biografici di un «ragazzo del '99» diventato vescovo e protagonista del Concilio Vaticano II nell'elaborazione del documento Optatam Totius sulla formazione del clero. Contiene un'antologia di testi inediti, compresa una corrispondenza con il card. Martini. Bibliografia e indice dei nomi.
Titolo: «La filantropia della fede»
Autore: Aloys Schlör
Curatore: traduzione e commento di Giovanni Bonaldi
Pagine e prima edizione: 256 con illustrazioni - giugno 1992
ISBN: 88-85073-26-3
Prezzo di copertina: 16,00 euro
Un sacerdote viennese (1805-1852) osserva con ammirazione le esperienze pastorali, assistenziali e di cultura della Chiesa veronese nella prima metà dell'Ottocento. Traduzione dal tedesco con originale a fronte in carattere gotico. Ampia appendice con carteggio tra Schlör e Antonio Rosmini.