NON LASCIARTI ANDARE FRATELLO MIO
NON LASCIARTI ANDARE FRATELLO MIO
di © Luigi Cattelani
Dedicata ai fratelli del Medio Oriente assetati di pace
Abbracciami nella tua terra al sorgere del sole
mentre la notte si assopisce dietro le colline,
calcherò le tue orme nelle segrete del tempo
dove avvolte in un sudario di abbandono
riconoscerò la memoria dei tuoi padri.
Unitamente a loro punteremo gli occhi al cielo
per ritrovare quel sospirato strepitio di quiete
che bivacca solitario nei corridoi della mente
incancrenito da dissidi infausti e sciagurati orrori.
Ti ho visto trascorrere milioni di giorni
a vegliare milioni di notti senza mai possederti un istante,
rancori bruciare come amori
in un conflitto di inumane sofferenze.
Non lasciarti andare fratello mio,
il viatico della speranza saprà lenire le tue ferite
e le lacrime di sutura ti aiuteranno a chiuderle per sempre.
Non perdere la speranza
la pace è più vicina di quanto tu creda,
non permettere che solo i morti ne vedano la fine.
Questi giorni infausti di dominio e terrore
nudi e impauriti brancoleranno al buio,
stenderanno i loro panni insanguinati
al pallido spettro di una notte senza veglia
sterile attesa in un requiem di clemenza.
Un suono d'arpa frantuma il silenzio con un battito d'ali,
nell'aria c'è odore di vita.
Non lasciarti andare fratello mio.