Casa Editrice Mazziana
-
LA SCATOLA COLORATA. TEMI DI PSICOLOGIA GENERALE (Seconda edizione) [di Fabio Dal Corobbo]
Leggi tutto...Questo libro parla dell'uomo come organismo considerato in sé e per sé, ma anche come parte di una società. È un compendio di temi di psicologia generale che dedica un certo spazio alle riflessioni sulla motivazione, sull'intelligenza, sulle emozioni, sulla memoria, sul linguaggio e sul cambiamento, argomenti per noi tutti rilevanti. L'integrazione dell'individuo nella società non deriva da un semplice conformismo adattivo, ma da motivazioni che spingono ognuno di noi a ricoprire i ruoli adeguati in un determinato tempo e spazio, come conferma dell'identità e capacità individuali. Queste pagine ci aiutano a comprendere tutto questo.
-
L'ANNO DEL GIUBILEO 1600 [di Agostino Valier, Cardinale e Vescovo di Verona]
Leggi tutto...Impressionato dall'affermazione del cardinale e vescovo veronese Agostino Valier, che sui settant'anni poteva affermare di scrivere «per non smettere d'essere storico», anche il curatore del volume, Dario Cervato, avendo potuto leggere e tradurre l'opera sul Giubileo 1600, ne ha voluto seguire l'esempio, inserendo inoltre la vicenda narrata dal Valier dopo un'ampia introduzione sui giubilei precedenti, dal 1300 all'inizio del periodo barocco.
Fondazione Cis
I BAMBINI CI GUARDANO. LA QUESTIONE MORALE TRA CINEMA E SOCIETÀ [di Mario Guidorizzi]
Quale responsabilità si deve storicamente assumere la produzione cinematografica, con quella televisiva e di altre industrie "culturali", a proposito del degrado della nostra società? É infatti evidente che è andata crescendo l'ostentazione della violenza, del sesso e del turpiloquio favorendo un corrispondente peggioramento nei costumi. Con buona pace di quanti potevano sperare che dallo schermo sarebbero ricaduti sugli spettatori tuttalpiù la pettinatura dei capelli o lo stile degli abiti.
I MIEI TEMPI. UNO SGUARDO SULL'OTTOCENTO VERONESE [di Leopoldo Stegagnini]
«I miei tempi» di Leopoldo Stegagnini (1821-1897) è documento sempre citato dagli storici dell'Ottocento veronese. Prete senza cura d'anime, insegnante in Seminario e poi nelle scuole pubbliche della città scaligera ma anche di Venezia e Rovigo, deve mantenere la famiglia, cui è particolarmente legato. Già riandando ai ricordi del nonno paterno e del papà, raccoglie testimonianze preziose sulla presenza della Serenissima e sul periodo napoleonico nella sua città.