Casa Editrice Mazziana
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PROVERBI VENETI E FILOSOFIA. CONSIGLI PER VIVERE BENE [di Marino Rama]
Leggi tutto...I proverbi veneti sono un distillato di vite vissute, tramandato di generazione in generazione, per dare un orientamento alle nostre esistenze. Anche la filosofia è la ricerca di una verità che edifica e la vera riflessione filosofica si fa carico delle sofferenze, degli interrogativi e delle invocazioni dell'uomo.
Ognuno di noi, nella vita, si pone domande filosofiche: chi sono? Dio esiste? Perché la vita è dolore? Che cosa possiamo sperare? Qual è il bene che posso realizzare? Per questo i proverbi e la filosofia hanno molte cose in comune e rivelano sorprendenti affinità su alcune questioni fondamentali come l'amicizia, il dolore, la morte, la religione, la speranza, il destino. -
SALMI E CANTICI D'OGGI [di Sergio Carrarini]
Leggi tutto...La passione di don Sergio Carrarini per la Parola di Dio comunicata nei testi biblici e in particolare nelle parole dei Salmi nel corso degli anni cresce e si affina nella continua ricerca personale e nella proposta a tutti noi di testi che possano mantenere viva la coscienza che nella vita Dio è sempre e in continuo dialogo con ciascuna delle sue amate creature.
Questa nuova edizione di un testo che da decenni ha animato e nutrito gruppi di lettura, di studio e di preghiera raccoglie una lunga esperienza e capacità di dire e ridire in parole umane l’inesauribile ricchezza di senso salvifico della parola divina.
«Salmi e Cantici d’oggi» fa ancora parlare questi testi biblici, perché siano e restino parola viva ed efficace per noi che attraversiamo oggi le vicende della storia.
Fondazione Cis
FEDELI SUDDITI E BUONI CRISTIANI. LA «RIVOLUZIONE» SCOLASTICA DI FINE SETTECENTO TRA LA LOMBARDIA AUSTRIACA E LA SERENISSIMA [di Mario Gecchele]
«Fedeli sudditi e buoni cristiani» è una ricerca minuziosa e documentata su due territori diversi per organizzazione politica ma convinti dell'importanza dell'educazione. Ed è un titolo che certo fotografa l'intenzione di alcuni governanti del secondo Settecento di diffondere il diritto-dovere all'istruzione almeno elementare, attraverso istituzioni statali, ma che può trarre anche in inganno, quasi si trattasse di puri strumenti di conservazione dei valori della tradizione.
DA PASQUA IL TEMPO NUOVO. QUESTIONI DI CRONOLOGIA EBRAICO-CRISTIANA [di Giorgio Fedalto]
Le Chiese dei primi secoli dovettero trovare una comune data che potesse ricordare la Resurrezione di Cristo. Era un problema non facile, considerando che le diverse comunità cristiane sparse nel mondo antico usavano calendari e sistemi di computo del tempo molto differenti. Basti pensare al calendario lunare degli Ebrei e a quello solare dei Romani. A quali date, ad esempio, corrispondevano nel calendario giuliano il 14 del mese di Nisan, quando Gesù morì, e il 16, quando resuscitò? Numerose diatribe e discussioni si accesero...