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VECIO SALGAR

VECIO SALGAR

Vecio salgar che sta in campagnamagra,
salgar che pianze el ben de me bupà,
casca i to rami come cavei longhi
sora 'na tera che sa de primavera.

Chieto salgar, nial de' useleti,
mai strachi de cante sempre noe,
che ringrassia el Signor a ogni fià,
che se contenta con l'aria del to ciel.

Vecio salgar, mì sempre te saludo
ogni volta che rivo lì da ti.
Casca i to rami come brassi longhi
a caressar 'sta tera che sa de primavera.

[Maria Teresa Venturi]



Maria Teresa Venturi
[03.06.2014] Nata e residente a Castel d'Azzano, maestra nella scuola primaria nella provincia di Verona, utilizza pittura e poesia come sussidi nell'insegnamento. Iscritta dal 1999 al Gruppo Culturale Nazionale «Le Arti» e al Cenacolo di poesia dialettale «Berto Barbarani» di Verona, grazie alla poesia, ottiene effetti inattesi di sana comunicazione, non solo nel quotidiano, ma anche in ambienti inconsueti quali Case di Riposo. In sintonia con i versi, anche l'arte figurativa si arricchisce di tonalità, di idee e di spirito. Sue mostre di pittura sono state allestite a Verona e provincia. Nel 2001 ha illustrato le quindici stazioni della Via Crucis in occasione della recita nella Cattedrale di Verona della «Via Dolorosa». E si è dedicata a personalizzare i dipinti con poesie personali, come indicato nel libro «La Via Dolorosa» edito da «La voce del basso veronese».

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