Casa Editrice Mazziana
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«I SERMONI» DI RATERIO, VESCOVO DI VERONA E DI LIEGI [a cura di Dario Cervato]
Leggi tutto...Nel corso del XX secolo - a mille anni dalla sua esistenza - è stata riservata al vescovo Raterio (887c.-974) una singolare fortuna. La sua immensa produzione letteraria è stata, infatti, ripubblicata in varie edizioni critiche, permettendo così una rivisitazione più attenta non solo della sua ricca personalità, ma anche del contesto ecclesiale, sociale e politico del 900, già definito il secolo di ferro. Il latino di Raterio, tuttavia, si presenta spesso di non facile comprensione e ostico nella sua costruzione sintattica. É sembrato allora utile proporre delle traduzioni nelle lingue moderne, per permettere anche ai meno specialisti un accostamento più scorrevole al testo rateriano, arricchito da un apparato critico, adeguato alla colta personalità dell'autore.
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TUROLDO, UN LAZZARO DELL'AMORE [di Paolo Bertezzolo]
Leggi tutto...Ogni amante è un Lazzaro bramoso di sfamarsi, perché mai sazio delle miche che cadono dalla mensa dell'amato. David Maria Turoldo (1916-1992) lo è stato. Le sue opere, che in questo libro vengono esaminate a partire dalla sua tesi di laurea in filosofia e fino alle ultime, costituiscono il "diario" della sua appassionante storia d'amore, vissuta con Dio: un amore "fuori dal tempio", esemplificato nel biblico Cantico dei Cantici, modello di ogni amore umano e divino. Autore multiforme, Turoldo pone la poesia al centro di tutto.
A trent'anni dalla morte, coinvolge profondamente chiunque anche oggi.
Fondazione Cis
EUROPA PERCHÉ SÌ (CON QUALCHE SE) [a cura di Flavio Rodeghiero e Domenico Romani]
Non uno solo ma due libri si intersecano, necessariamente, in questa ricerca. Da una parte il dibattito, sempre attuale —in Italia, Francia, Germania— sull'Unione Europea e le riforme necessarie per superarne la crisi. Dall'altra —nella sintesi cronologica e nelle schede— il cammino percorso e l'odierna struttura istituzionale. Nella fiducia, condizionata, che si trovi tanta Europa nella formazione e nel lavoro delle prossime generazioni.
NOBILI, BORGHESI E CONTADINI IN UN CONFLITTO DI PAESE [di Federico Bozzini]
Sembra di leggere «I promessi sposi» del Manzoni. I personaggi ci sono tutti: nobili prepotenti, braccianti agricoli pieni solo di miseria, sgherri e bravi dei signorotti, randellate e punizioni, intrighi ed imbrogli in cui sono coinvolti senza saperlo e chiamati a pagare soltanto i poveri, una nascente borghesia, i tribunali che amministrano la giustizia.