Casa Editrice Mazziana
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TUROLDO, UN LAZZARO DELL'AMORE [di Paolo Bertezzolo]
Leggi tutto...Ogni amante è un Lazzaro bramoso di sfamarsi, perché mai sazio delle miche che cadono dalla mensa dell'amato. David Maria Turoldo (1916-1992) lo è stato. Le sue opere, che in questo libro vengono esaminate a partire dalla sua tesi di laurea in filosofia e fino alle ultime, costituiscono il "diario" della sua appassionante storia d'amore, vissuta con Dio: un amore "fuori dal tempio", esemplificato nel biblico Cantico dei Cantici, modello di ogni amore umano e divino. Autore multiforme, Turoldo pone la poesia al centro di tutto.
A trent'anni dalla morte, coinvolge profondamente chiunque anche oggi. -
«I SERMONI» DI RATERIO, VESCOVO DI VERONA E DI LIEGI [a cura di Dario Cervato]
Leggi tutto...Nel corso del XX secolo - a mille anni dalla sua esistenza - è stata riservata al vescovo Raterio (887c.-974) una singolare fortuna. La sua immensa produzione letteraria è stata, infatti, ripubblicata in varie edizioni critiche, permettendo così una rivisitazione più attenta non solo della sua ricca personalità, ma anche del contesto ecclesiale, sociale e politico del 900, già definito il secolo di ferro. Il latino di Raterio, tuttavia, si presenta spesso di non facile comprensione e ostico nella sua costruzione sintattica. É sembrato allora utile proporre delle traduzioni nelle lingue moderne, per permettere anche ai meno specialisti un accostamento più scorrevole al testo rateriano, arricchito da un apparato critico, adeguato alla colta personalità dell'autore.
Fondazione Cis
IL PUNTO SU DON MILANI. FAMIGLIA, IDEE, COLLABORATORI [di Emilio Butturini]
Spetta a Emilio Butturini il merito eccellente di aver ripreso e approfondito lo studio sulla persona e sull'opera di don Lorenzo Milani (1923-1967) in un libro di poche pagine dense e illuminanti. Edito dalla Casa Editrice Mazziana, è intitolato «Il punto su don Milani», riconsiderato non solo come autore di opere di spiccato impegno educativo, ma anche nel vasto ambito di cultura che comprende una larga cerchia di famiglia, amici e collaboratori, strettamente connessi al suo insegnamento, vivacissimo, sempre rivolto contro «i ricchi che non sanno scrivere né un libro né un giornale a livello dei poveri».
I BAMBINI CI GUARDANO. LA QUESTIONE MORALE TRA CINEMA E SOCIETÀ [di Mario Guidorizzi]
Quale responsabilità si deve storicamente assumere la produzione cinematografica, con quella televisiva e di altre industrie "culturali", a proposito del degrado della nostra società? É infatti evidente che è andata crescendo l'ostentazione della violenza, del sesso e del turpiloquio favorendo un corrispondente peggioramento nei costumi. Con buona pace di quanti potevano sperare che dallo schermo sarebbero ricaduti sugli spettatori tuttalpiù la pettinatura dei capelli o lo stile degli abiti.